30 dicembre, 2008

Aforismi/2


Talvolta ci si incolpa delle proprie cure e delle proprie sfortune; si pensa che siano effetto diretto dei propri errori, di proprie incapacità. In realtà, l’uomo contemporaneo non si accorge nemmeno quanto larga sia la misura da addebitare alla società rispetto ai suoi malanni. L’animale sociale ha generato una società asociale.

Un uomo sfortunato in amore e' in genere fortunato nelle amicizie.

Le peculiarità di ognuno possono fargli meritare il peggio, perché banalmente fraintese.

Non pensate che sia onesto proporre voi stessi così come siete: potreste scoprire quale sia il vostro sapore in bocca agli altri.

Talora, la solitudine fa' dimenticare l'effettiva utilità del raggiro e della menzogna nei più semplici casi di vita.

Un uomo che pensa può arrivare a fare affermazioni diverse e complesse, talvolta odiose. 

Ricordatevi di smettere di pensare, prima di parlare.

In genere l'adolescente abbraccia il senso comune, il giovane uomo lo ripudia, l'uomo adulto lo crea, il filosofo ne viene stritolato.

Il coraggio talvolta non consiste nel guardare negli occhi il prossimo con onestà, ma nascondere meglio i propri scheletri nei più nascosti armadi.

Dalla tristezza discende la rabbia. Dalla rabbia scaturisce l'azione negli uomini di cuore, ma ancora tristezza per gli uomini di mente.

Dai migliori intenti nascono le migliori sciagure: per evitare un possibile burrone a voi stessi ed agli altri, vi spezzerete le gambe nella buca accanto, trascinando forse qualcuno con voi.

E' buona norma agire per il bene solo quando siete certi di non conoscerlo con certezza.

Certe faccende con le donne sono in effetti un processo contrattuale. Non commettete l'errore di apporre la vostra firma senza chiarire che quella sia effettivamente una firma.

Molti si guardano dal prossimo con la giusta attenzione. Se siete persone istintivamente fiduciose, non commettete il gravissimo errore di pensare che la vostra fiducia verrà istintivamente ricambiata.

L'ingenuità e' la peggiore delle maledizioni: travisa la realtà ed espone il fianco ad un tempo, creando i presupposti perfetti per una caduta dolorosamente ingloriosa.

Quando, ad una certa età, scoprite di sapere di non sapere, e' tempo di fuggire a gambe levate dalla mole di sciocchezze che avete detto e fatto nel frattempo.

Cercare di capire il punto di vista altrui su di voi non e' un punto d'onore, segna invece il punto dove inizia il crepaccio.

Pensare e' gratificante per chi pensa, noioso o letale per chi ci circonda, in ordine di genere maschile e femminile.

Le incomprensioni amorose sono simili ad un paio di gattini che baruffano per poi smetterla, distratti. Quando si cerca di capirle, diventano un paio di bestie oscene che cercano l'ultimo sangue.

Non conoscerete mai del tutto le esperienze altrui. Regalando anche solo un fiore, potreste riportare alla mente di chi avete di fronte una brutta avventura in un roseto spinoso. Se poi la vostra iniziativa e’ straordinaria, siate almeno preparati ad una straordinariamente rapida ritirata.

Non abbiate paura di chiedere. Soprattutto, non abbiate paura dei relativi rifiuti.

22 dicembre, 2008

Aforismi

Un uomo sfortunato in amore e' in genere fortunato nelle amicizie.

Le peculiarita' di ognuno possono fargli meritare il peggio, perche' banalmente fraintese.

Non pensate che sia onesto proporre voi stessi cosi' come siete: potreste scoprire quale sia il vostro sapore in bocca agli altri.

Talora, la solitudine fa' dimenticare l'effettiva utilita' del raggiro e delle menzogna nei piu' semplici casi di vita.

Un uomo che pensa puo' arrivare a fare affermazioni diverse e complesse, talvolta odiose. Ricordatevi di smettere di pensare, prima di parlare.

In genere l'adoloscente abbraccia il senso comune, il giovane uomo lo ripudia, l'uomo adulto lo crea, il filosofo ne viene stritolato.

Il coraggio talvolta non consiste nel guardare negli occhi con onesta', ma nascondere meglio i propri scheletri.

Dalla tristezza discende la rabbia, dalla rabbia l'azione per uomini di cuore, o la tristezza per gli uomini di mente.

Dai migliori intenti ncadrete ascono le migliori sciagure: per evitare un possibile burrone a voi stessi ed agli altri, vi spezzerete le gambe nella buca accanto, trascinando forse qualcuno con voi.

E' buona norma agire per il bene solo quando siete certi di conoscerlo.

Certe faccende con le donne sono in effetti un processo contrattuale. Non commettete l'errore di apporre la vostra firma senza chiarire che quella sia effettivamente una firma.

Molti si guardano dal prossimo con la giusta attenzione. Se siete persone istintavmente fiduciose, non commettete il gravissimo errore di pensare che la vostra fiducia verra' istintivamente ricambiata.

L'ingenuita' e' la peggiore delle maledizioni: travisa la realta' ed espone un fianco ad un tempo, creando i presupposti perfetti per una caduta dolorosamente ingloriosa.

Quando ad una certa eta', scoprite di sapere di non sapere, in genere e' tempo di fuggire dalla mole di sciocchezze che avete detto e fatto nel frattempo.

Cercare di capire il punta di vista altrui su di voi non e' un punto d'onore, segna invece il punto dove 



20 dicembre, 2008

Tempesta di Shamal sulla tenda di un soldato

Oggi ho provato il dolore piu' grande e acuto da anni ed anni.
Sono un soldato, combatto da sempre e ho cicatrici su corpo e anima.
Sedici anni di battaglie mi hanno insegnato molto. Ma non ero preparato a questo.

Affermo, assolutamente convinto, che nessun essere umano mi ha mai fatto provare una sensazione tremenda come questa.

Ne ho viste: anni in trincea a pregare Dio di riuscire a farcela e a non lasciarmi andare, terapia, farmaci, sempre in prima linea pronto a combattere per capire e risolvere, per vivere meglio.

Mai mollato, sempre combattuto, sempre disposto a provare una tattica diversa. La Guerra Eterna e' una prova che non tutti avrebbero sopportato come ci sono riuscito io, lo dico senza prosopopea.

Tanti calci in faccia, incidenti di percorso, strade sbagliate, ma sempre avanti, anche oggi fino a poco fa, nella mia tenda non piu' solitaria nel deserto.

Ma ho sottovalutato la crudelta' degli uomini e delle donne, ho sottovalutato quanto persone che non sentono rimorso possano lacerare le anime come una baionetta le carni.

Ora sono di nuovo solo nella mia tenda, abbandonato come uno straccio usato e ormai inutile. Pieno delle mie lacrime e di uno sbalordimento folle, pieno di rabbia e di impotenza, pronto a combattere ma senza un nemico.

Non ho mai sofferto cosi' tanto per l'abbandono di una ragazza. Due giorni sono bastati, si' due miserabili giorni. Il mio codice d'onore, la mia morale, messa alla berlina.

Scrivo quelle stupide frasi da rivista patinata femminile: sedotta e abbandonata, lui mi ha umiliata... ma sono al maschile ed e' un soldato che lo scrive.

Domani soldato tornero', pazzo e eroe, finalmente conscio dello squallore morale che serpeggia senza freni tra persone che vivono e agiscono senza pensare. Ho capito che razza di animali, bestie, si aggirano tra i giusti.

Ma non mi fermo, slaccio i legacci della tenda e sfido, la sabbia che mi taglia il viso, il piu' grande dolore mai provato, nella piu' buia tempesta di Shamal mai abbattutasi sulla una tenda di un buon soldato.

11 dicembre, 2008

Il "Sogno Categorico" come dato di realta'

Il sogno e' il pensare con desiderio che qualcosa accada in un certo modo, oppure e' il pensare con desiderio che nell'accadere, cio' che accade risponda a canoni di qualsivoglia natura.

Il secondo tipo di sogno, definiamolo "Sogno Categorico", non individua un singolo evento, bensi' una serie di circostanze vere le quali, il vissuto si identifica con il sogno, e' "da sogno".

Esempio di sogno: diventare ricco.
Esempio di Sogno Categorico: vivere eroicamente.

Nel primo caso, il sogno corrisponde ad un desiderio circoscritto, svincolato da altri "se".
Nel secondo caso, il sogno corriponde alla sottomissione al canone "eroismo" di qualsiasi cosa accada nella vita.

Se il Sogno Categorico viene assorbito dalla coscienza come dato di realta', in maniera sostanzialmente nevrotica, si ottiene che l'approccio all'agire sara' subordinato alla prospettiva che l'agito possa o meno corrispondere ai canoni del Sogno Categorico.

Questo atteggiamento induce una rinuncia selettiva a esperienze potenzialmente o quasi certamente piacevoli in se' e per se', ma non corrispondenti ai canoni del Sogno Categorico, 

Il "Sogno Categorico come dato di realta' " puo' essere considerato da un lato un limite o problema del singolo, anche clamorosamente limitante, oppure, se lo si persegue consciamente, la somma espressione dell'afflato alla perfezione del vissuto, cui si sottomette consapevolmente anche l'esperienza del piacere, 

11 settembre, 2008

29 agosto, 2008

Sesso.

Ieri mi sono trovato immischiato in una discussione teologica. Una ragazza, critica nei confronti del Cristianesimo Cattolico, e io che smontavo abbastanza efficacemente le sue posizioni, per quello per cui e' valso.

La faccenda realmente interessante, a parte l'acquisizione del fatto che tutti gli illuminati anticristiani ripetono sempre le stesse cose, e' che statisticamente il punto realmente dolente riguarda l'imposizione di un comportamento da parte della religione riguardo l sesso.

Di fatto, mi sono convinto che queste persone non abbiano una vera anticristianita' nel sangue, come potrebbe averla un estremista animista o qualcosa del genere.

Quello che li fa' attaccare con veemenza e acrimonia la religione e' la supposta negazione da parte della stessa di una liberta', e piu' in particolare alla liberta' di fare sesso a volonta'.

Due millenni di storia cristiana cattolica messa all'indice perche', tra le mille e mille sfumature che vanno dal mistico al teologico al filosofico al pratico al morale, perche', per la miseria, non posso copulare quando e come voglio.

E' come se di fronte ad un supercomputer senziente, si scuotesse la testa e lo si liquidasse perche' il colore della tastiera non ci piace.

La questione "sessuale", che in realta' logora la Chiesa da un bel pezzo, deve rappresentare il motivo dell'abbandono dei credenti nella stragrande maggioranza dei casi.

Ma in effetti, qual'e' il cuore del problema sessuale con la religione?

Sono convinto che il problema sia da analizzare un poco piu' a monte.

Qual'e' il cuore del problema suscitato da una limitazione qualsivoglia all'attivita' sessuale?

E ancora piu' in alto: come viene utilizzata l'attivita' sessuale in questi anni?

Questa e' la chiave di volta, a mio credere, dell'intero sistema.

Il sesso viene utilizzato per il piacere che procura, piu' che all'interno di un sistema sensato. Con "sistema sensato" mi riferisco alla sovrastruttura emotiva che dovrebbe coinvolgere la pratica sessuale.

Ma il sotrrarsi del sesso da un sistema emotivo, ci fa salire di un altro gradino: cosa differenzia il piacere del sesso dagli altri piaceri?

Consumismo: acquisto di beni che danno effimero piacere.
Le droghe: cocaina, alcool, cannabis indica, MDMA
Sono solo due esempi.

Ma non tutti sono abbastanza ricchi, non tutti hanno il coraggio o mancano del buon senso a tal punto da addentrarsi nel mondo in salita dell'uso sistematico di uno stupefacente.

Cosa rimane nell'arido panorama di una vita sostanzialmente priva di una direzione che non sia quella data dal lavoro, al meglio?

Dopo tutto, ciascuno ha gli organi sessuali e l'impulso omonino. Non il sesso non fa male, non impoverisce.

Quindi si accetta l'impossibilita' di comperarsi cio' che si vuole, si subisce la proibizione dell'uso delle droghe, si accettano barbarie limitazioni alla liberta' individuale, tuttavia rimane impensabile accettare ANCHE una regolamentazione sessuale. Che quindi viene attaccata ad alzo zero.

Da qui la ridiscesa a piombo alla repulsione verso il Cattolicesimo Cattolico, che propone in effetti una limitazione, una regola nell'attivita' sessuale.

Impossibile da accettare, impossibile da considerare nemmeno come ipotesi.
Cosi' si corre come topi in trappola contenti di aver trovato una strada nel labirinto, e decisi a non lasciarsela sfuggire, a qualsiasi costo, anche al punto di rinnegare il senso religioso in senso ampio, una delle costituenti dell'Uomo in quanto tale, addirittura secondo la beneamata Scienza.

Come ci insegna il senso comune del 2008, non pensare troppo e cerca il piacere. Non importa cosa si perde o cosa si massacra, nella ricerca.

Anche l'Edonismo di antica fama e' piu' sensato

La via del topo, quindi, e' una sola: correre verso il formaggio, sputa sopra ogni altra alternativa, e per favore, dimenticatare che il formaggio, beh, quello non lo raggiungerai comunque mai.

27 agosto, 2008

Decalogo dell'Assassino


E' tempo ancora una volta di razionalizzare. Dopo lunghissimi mesi di sperimentazione raminga, di fughe e guerriglia, si sta tornando alla societa', alla Ragione. Infame Ragione.

E' ancora tempo di battaglie perse, di arretramenti di fronte, di fughe, occhi spalancati dalla paura, per cuniculi e ridotte di fortini una volta saldamente in mia mano.

Tonero' con le pive nel sacco, e qualche nuova cicatrice, a ricorrere ad uno Stato Maggiore che se infischia, in fondo, della Guerra Eterna, ma che potrebbe darmi gli strumenti per vincerla a mio modo.

Nel mentre, ho assemblato per necessita' un altro manifesto.

Il primo, tutt'ora il piu' valido, e' il Manifesto del Soldato:

http://www.shub.it/blog/2006/01/manifesto-del-soldato.html

Ora, purtroppo, posso proporre il Manifesto dell'Assassino:

1) Non avere una famiglia
2) Non avere amici
3) Non avere amanti
4) Usa le donne, se ne sei capace. Puoi farne comunque a meno.
5) Odia tutte le persone, maschi, femmine, di ogni razza, religione, mestiere, animo.
6) Odia ciascuno a priori, e se sei insicuro cerca un motivo per odiare: c'e' sempre.
7) Sarai sempre solo, ama la solitudine, ogni giorno in solitudine ti spezza per ricomporti piu' arido, quindi piu' duro, quindi piu' portato alla sopravvivenza.
8) Pensa sempre di essere il piu' forte. Se non lo sei, morirai.
9) La morte e' un dato di fatto, la si attende in silenzio.
10) Uccidi senza pieta', senza coscienza di uccidere, senza senso alcuno, senza scrupolo di sorta.
11) Con il coltello taglia arterie e vene del collo, con l'arma da fuoco due colpi al petto e uno alla testa.
12) Alla galera, preferisci la morte di tua mano.

Buon lavoro.