05 gennaio, 2006

Manifesto del Soldato

Guerra Eterna ha compiuto un anno... e' tempo di tirare le somme, o cosi' vorrebbe il senso comune.

E allora: Bastascrivere! accoglie il primo mp3 dell'anno nuovo, assemblato la notte di Capodanno.
E per quanto ci riguarda, ecco il manifesto del Soldato.

Perche' un singolo anno e' solo una goccia di sangue nel mare di lacrime gia' versate.

Manifesto del Soldato della Guerra Eterna

1) La sua guerra perdura dacche' egli ha memoria di esistere.
2) La sua guerra non ha fine se non nella morte.
3) Egli combatte per la vittoria assoluta.
4) La vittoria assoluta non sara' la fine della guerra, solo il piu' lungo degli armistizi.
5) Le cicatrici della Guerra Eterna sfregiano l'anima e il corpo del Soldato ad eterna memoria delle infinite battaglie.
6) Il Soldato soffre come nessuno che non combatta anch'egli una Guerra Eterna e' in grado di immaginare.
7) Nessuna parola, nessun esempio, e' in grado di far comprendere a chi non combatte una Guerra Eterna la portata fatale delle distruzioni, dei sacrifici, delle rinunce, delle privazioni, dell'amarezza del pianto solitario del Soldato di una Guerra Eterna.
8) Il territorio di scontro della Guerra Eterna e' l'animo e la mente del Soldato, e in altre piu' rare occasioni l'animo e la mente di chi crede di comprendere la Guerra Eterna.
9) Chiunque vanti o azzardi la prosopopea e la goffaggine di giudicare, valutare, anche solo delineare i confini e il merito della Guerra Eterna, commette inevitabilmente un errore sistematico.
10) Costoro meritano e ottengono a buon diritto l'odio del Soldato.
11) La solitudine, oltre al dolore acuto e costante, e' il secondo costo della Guerra Eterna.

Per concludere, la Guerra Eterna viene prima di qualunque altro genere di fenomeno.
Ogni attivita' le e' subordinata, ogni azione coscritta, ogni istante immolato.

Con questo spirito, la vita non e' bella.
Ma la mia vita e' Guerra Eterna, e in tempo di guerra la bellezza e' solo un ricordo o una speranza.

Che ricordino queste parole tutti quanti leggono o leggeranno il manifesto e avranno poi l'ardire di pronunciarsi in qualunque misura in merito a cio' che decido di fare e di come lo faccio.