20 febbraio, 2007

Necessario e sufficiente

In questi giorni mi stanno capitando diversi fatti che mi hanno spinto a scrivere qui.

A quanto pare la vita diventa sempre piu' difficile col passare del tempo: questo l'ho accettato da tempo.

Quello che mi lascia sconfortato e' che questa difficolta' non si limita alla presentazione di fenomenologie via via piu' complesse, ma ha un lato secondario, oscuro, nascosto.

Alcuni elementi che sono sempre stati solidi, tendono a divenire via via piu' fragili, legami di amicizia che si sfilacciano, strette di mano una volta ferree ridotte a molli imitazioni di un segno di fratellanza.

Intenzioni comuni che diventano punti di vista opposti, il perdono e la comprensione che si fanno durezza d'animo e giudizi rigidi.

Mentre nel mio cuore non e' cambiato niente: morirei per le stesse persone per cui sarei morto dieci anni fa.

Oggi, queste persone seguono, incuranti di cio' che un tempo era un rapporto di fratellanza, i loro fini; donne che amo o ho amato, per le quali disegnerei ritratti nel cielo, ferite da una mia sbadata o malaccorta parola, versano fiele sulla ferita che mi ha indotto a far loro inavvertitamente del male, mentre m'arrabatto disperatamente per scusarmi.

Piu' gli anni passano, piu' vedo intorno a me tante persone che diventano sole, e arrabbiate, e vendicativamente attaccate ai loro principi.

E se vieni marchiato come "nemico", avrai un bel daffare per recuperare quel centinaio di metri di fiducia perduti magari per una sbadataggine o per un gesto compiuto con colpevole, senz'altro, distrazione, ma non con voluta cattiveria.

Ma probabilmente sono io che non cresco e mi ostino a credere nell'amore eterno, nell'amicizia eterna, nel perdono.

Mi chiedo quanto anche io forse senza rendermene conto sia diventato cosi' "brutto" dentro.

Ma del resto ormai sto capendo che gli Uomini e le Donne adulti sanno che sbarazzarsi dei pazzi come me e dei nostri squallidi idealismi e' condizione necessaria e sufficiente ad un vivere piacevole.