21 agosto, 2007

Ricordi - 2

Un paio di birre.

Un cannello per saldature a propano/butano, con una bombola della Camping Gaz che riesce giusto a produrre una fiammella della misura di un accendino Bic, ma blu e violetto, come il cielo piu' bello. Calda.

Un ometto per appendere i vestiti, di ferraccio, piegato diverse volte, fino ad ottenere un breve tratto diritto, preciso.

Al calor rosso, di piu' il cannello non scalda una lega che dovrebbe invece fondersi nell'ipotetica fiamma a 1.350 Celsius sbandierata sulla confezione. Reclamero' alla Camping Gaz.

Odore dello strinare, che arriva dall'infanzia, un ricordo vecchio di vent'anni, mentre l'ometto si avvicina alla pelle.

Una fitta per disegnare, scolpire il primo tratto.

La pelle, poi la carne, bruciano, letteralmente, il metallo sprofonda come un coltello nel burro.

Il dolore non e' significativo. E' solo insipido, come sempre. Inutile.

Il secondo tratto, il cannello riporta il metallo al calor rosso.

Il braccio e' un po' inclinato, il marchio e' decisamente meno pulito... direi che e' proprio mal riuscito.

Mi fermo alla prima lettera: il resto della parola aspettera'.

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