25 maggio, 2007

Ricordi - 1

Sulla mia moto, bellissima.
Un temporale, e la mia misera tenuta antipioggia: giacca di pelle, kefiah al collo, casco chiuso, jeans, Clarkes fasulle ai piedi. Il peggio possibile, ma non ha la piu' menoma importanza.

Un cattivo temporale che mi insegue, lungo la Bretella, un moncherino di un di strada a tre corsie per senso di marcia, illuminata da lampioni alteri, pronta per la velocita'.

La meta: una casa calda, un abbraccio caldo, un bacio d'amore, qualche giorno di intimita' e serenita' con la donna che s'ama.

Scoppia l'inferno, o il paradiso per me, perche' potrebbe esplodere un vulcano a pochi metri dalla mia via e non me ne cruccerei punto, vista la meta.

Nubifragio, le gocce di pioggia colpiscono duro sulle gambe, spalanco il gas e mi butto in curva sentendo l'acqua come staffilate di coltello sulle gambe. Quasi mi fa piacere. Tuona un fulmine, cade troppo vicino, i lampioni si spengono in sequenza, e sorrido.

Sempre piu' forte, la curva finisce, infine un lungo rettilineo, verso l'alba, verso il piacere, verso il futuro in cui si crede davvero, verso il domani di rose e seta.

Mi attende una bella reprimenda per il mio stato, sono completamente fradicio, all'arrivo: ma che importa, essere vivi e aver cavalcato l'emozione e' solo un modo per sorridere all'amore che palpita dietro la sgridata.

Bagno lo zerbino, mi libero degli indumenti che grondano troppo e faccio un passo oltre l'uscio, oltre il futuro, oltre la speranza che magicamente splende in quella casa.

Sorrido. Sento l'incombere infausto del futuro e non credo al piacere che provo, solo al brivido dell'emozione. Me ne faccio volutamente sopraffare, e sorrido.

2 commenti:

Paola ha detto...

fuori il nome !

Giulia ha detto...

heila..
sei quasi più criptico di me :-p
cmq dev'essere strabello guidare nel bel mezzo di un temporale, al buio e coi fulmini.. di sicuro, in macchina lo è!