28 dicembre, 2004

Rabbia

Vorrei sentire ancora il percorso sottile della lama che taglia la pelle. Il profumo del mio sangue, che mi ricordo tanto bene. Vorrei sentirne il sapore e sorridere al dolore.



Ma, tristemente, il mondo non cambierebbe di una virgola e la Guerra sarebbe sempre la' fuori, qui dentro.



E' come con la droga: sembra sempre la piu' grande e migliore rivoluzione mai fatta, per quei minuti od ore che rimane a trillare nel sangue, e nel migliore dei casi lascia abbastanza storditi per non accorgersi che si e' solo aperta una nuova ferita: ma e' solo una granata esplosa piu' vicino, perche' la Guerra continua sempre.



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